Corsica - trionfo autonomista

Grande risultato elettorale in Corsica!

Corsica - trionfo autonomista

Grande successo in Corsica della coalizione di Gilles Simeoni e Jean-Guy Talamoni, “Pè a Corsica”, al primo turno delle amministrative con il 45,4% dei consensi.  I partiti che formano l’attuale coalizione avevano preso il 25% nelle regionali del 2015 e tre deputati su quattro nelle elezioni legislative del giugno scorso. Ora si aspetta la conferma del successo della coalizione autonomista nel secondo turno che si svolgerà domenica prossima.

Corsica - trionfo autonomista
L’esultanza di Simeoni e Talamoni

La coalizione avversaria sarà probabilmente composta dai partiti di centrodestra. Infatti, la Destra Regionalista ha ottenuto il 14,97 %, seguita dai Repubblicani con il 12,77%, e dai Repubblicani in Marcia con l’11,26%.  A causa dello sbarramento del 7 % dei voti, purtroppo, restano fuori gli Indipendentisti di “U Rinnovu” con il 6,79% dei voti. Questi ultimi hanno, tuttavia, triplicato i voti rispetto al 2015. Gli altri esclusi includono la Sinistra/PCF con il 5,68 % ed il Front National con il 3,28 %.  Hanno votato il 52,17 % dei 234 mila aventi diritto. I rappresentanti eletti al consiglio regionale saranno 63.

La Corsica dice no al “macronismo”

I nostri alleati autonomisti hanno schiacciato con un larghissimo consenso il “macronismo”.  Si possono trarre già spunti dall’analisi del voto.  La prima è che gli elettori hanno premiato la coalizione autonomista per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni a tutela del territorio. La seconda è che in Europa l’autonomismo è in crescita a dispetto delle recenti brutte vicende della Catalogna.  La terza è che i partiti locali governano meglio i territori rispetto ai partiti “nazionali”.  Questo dato conferma quanto accaduto già in Scozia e in Catalogna, dove i partiti locali hanno creato le condizioni positive per il benessere della popolazione.

Il trionfo autonomista è una risposta ai poteri forti mediatici

Il risultato della Corsica è ottimo anche in risposta al comportamento anti-autonomista dei poteri forti nel campo dell’informazione in Europa.  Questi hanno provato a focalizzare l’attenzione del pubblico sulla presunta illegalità della richiesta indipendentista catalana, tralasciando le giuste richieste locali sulla gestione delle risorse economiche.  La questione catalana è molto complessa e non è valutabile solo rispetto ai dettati costituzionali spagnoli.  Andrebbe analizzata anche in rapporto alle politiche liberiste del governo madrileno diretto da Mariano Rajoy, politiche osteggiate dal popolo catalano.

Nel frattempo, in attesa del secondo turno in Corsica, noi meridionalisti festeggiamo!

Per i Meridionalisti — Alessandro Citarella, segretario politico