Sales e il SudLo scrittore Isaia Sales

Isaia Sales riassume in un articolo pubblicato oggi su “Il Mattino” come, ancora una volta, il Mediterraneo torna centrale, ma non il Sud d’Italia. E, Sales, come noi Meridionalisti Democratici, punta il dito sia contro la classe politica meridionale, sia contro quella nazionale.

L’accusa di Sales è pungente: “Ciò non dipende solo dalla geografia ma dalle scelte politiche delle classi dirigenti.” Sales conclude l’articolo con un laconico e ironico “Come sempre.”

Insomma, non è per motivi geografici o per motivi genetici di lombrosiana memoria che il Sud non è centrale. Non lo è perché la classe dirigente non fa gli interessi del Sud. Incompetenza o malafede? Per rispondere, forse è necessario definire prima quali sono le componenti della cosiddetta classe dirigente. Secondo una definizione sociologica, per classe dirigente si intende l’assieme di coloro che dominano le strutture politiche, economiche, sociali e culturali di una nazione.

LA CLASSE DIRIGENTE DEL SUD

Ebbene, chi domina le strutture politiche, economiche, sociali e culturali del Sud? Esiste una risposta semplice, ma non esauriente: I politici sono eletti democraticamente dalla popolazione. I leader economici  sono il prodotto della competizione capitalistica. Quelli sociali hanno seguaci nelle rivendicazioni sociali, civili e di progresso. I leader culturali sono quelli che sanno meglio interpretare gli umori popolari nel campo dell’arte, della musica, del teatro, della poesia e così via. Quale componente della nostra classe dirigente sta fallendo nel rappresentare il Sud?

incompetenza o malafede?

La classe dirigente politica del Sud è colpevole di incompetenza e/o malafede.

C’è incompetenza quando non si propongono leggi e interventi a favore del Sud perché non si sa come farlo. Si manifesta incompetenza quando, senza studiare, si vota a favore di leggi e provvedimenti che favoriscono il centro-nord a scapito del Sud.

E’ una questione di malafede quando si vota in Parlamento in totale sottomissione alla linea di partito, dimenticandosi di rappresentare gli elettori meridionali. Si è in malafede quando si sa che il cosiddetto alleato rappresenta “senza se e senza ma” un territorio specifico dell’Italia e questo territorio non è il Sud! C’è malafede quando si sa che la leadership del proprio partito è il compagno di letto delle coop e delle assicurazioni tosco-emiliane-padane.

LE COLPE DEI POLITICI MERIDIONALI

Insomma, fra incompetenza e malafede, politicamente trasversali partendo da destra, passando per il centro e finendo a sinistra, la classe dirigente politica è un peso morto per il Mezzogiorno, una zavorra da cui le nostre popolazioni devono liberarsi.

E così, con questa chiave di lettura, l’articolo di Isaia Sales ha un senso per noi Meridionalisti Democratici. Non è nostra intenzione assolvere completamente il resto della nostra classe dirigente, dagli imprenditori ai rappresentanti della cultura e del sociale. Ma il grosso delle responsabilità sentiamo di doverle addebitare alla classe politica dei nostri territori.

Puntiamo il dito ai parlamentari eletti al Sud che votano contro il territorio. Stigmatizziamo i governatori dei nostri territori che non riescono a fare squadra e allearsi per il Sud.  Condanniamo tutti quei politici che continuano a ragionare con la mentalità del voto di scambio,  una eredità dell’Unità italiana frutto del colonialismo interno, dove il politico locale non è altro che un collettore di consenso per la parte dominante del Paese. 

Ecco l’articolo di Isaia Sales. Buona lettura.

 

Prima parte dell'articolo Sales sul Sud
Il Mattino, prima pagina, del 21 luglio 2017
Seconda parte dell'articolo Sales sul Sud
Pagina 43 de “Il Mattino” del 21 luglio 2017 – fare clic sull’articolo per ingrandirlo